L’influenza stagionale torna con forza in questo inverno. Proteggersi è fondamentale, soprattutto nel caso di persone fragili e anziane
Nel corso degli ultimi 3 anni abbiamo imparato ad adottare comportamenti e forme di protezione volte ad evitare di contrarre virus, e nello specifico il Covid-19. Tali accorgimenti ci hanno permesso di evitare anche che l’influenza stagionale ritornasse con forza ogni autunno.
Quest’anno, però, grazie ad una massiccia vaccinazione contro il Covid-19 e ad un allentamento delle misure restrittive, l’influenza ha ripreso a circolare con l’avvio della stagione autunno-invernale e ha iniziato a diffondersi con grande facilità.
Il suo sviluppo è costantemente monitorato dall’Istituto Superiore di Sanità, il quale offre dati in merito a sintomi, casi gravi e mortalità.
Riconoscere l’influenza è piuttosto semplice. I sintomi che caratterizzano questo virus sono febbre alta che fa fatica a scendere, tosse, brividi, ma anche mal di gola più o meno accentuato e raffreddore.
Una volta avvenuto il contagio il periodo di incubazione è di circa 2 giorni e la trasmissibilità include un periodo che va dal giorno precedente alla comparsa dei sintomi fino ai 5 giorni successivi. Sono più contagiosi i bambini e coloro che hanno un sistema immunitario debole.
Ma se da un lato l’influenza si trasmette con estrema facilità, dall’altro è possibile non contagiarsi, attraverso pochi e semplici accorgimenti.
Gli accorgimenti da adottare per evitare l’influenza stagionale
Abbiamo imparato, con il Covid-19, che proteggersi è molto semplice. Pertanto, soprattutto nella stagione più fredda, quando l’influenza è al suo picco in termini di contagiosità e gravosità, è importante adottare i seguenti comportamenti:
- Lavare spesso e accuratamente le mani. L’acqua da sola non basta, è necessario anche il sapone, il quale riesce ad eliminare virus e batteri dalle nostre mani.
- Coprire naso e bocca quando si starnutisce. È fortemente consigliato coprire con l’interno del gomito naso e bocca per evitare che i nostri germi e virus contagino altre persone.
- In caso di sintomi rimanere a casa per limitare il contatto con altri individui ed evitare di contagiare persone fragili. Si tratta di un consiglio importante in quanto spesso tendiamo ad uscire comunque di casa, magari raggiungendo luoghi affollati, e, soprattutto, sottovalutando le nostre condizioni fisiche.
- Evitare il contatto con persone malate, mantenendo un distanziamento di almeno 1 metro. Un semplice accorgimento che potrebbe risparmiarci giornate intere a letto con la febbre alta!
- Indossare mascherine chirurgiche ed evitare luoghi affollati. La mascherina ci protegge ed è importante indossarla soprattutto se abbiamo l’influenza, per evitare di contagiare altre persone.
Ma prima ancora di adottare comportamenti volti alla protezione nostra e degli altri, è utile seguire alcune abitudini quotidiane che rafforzano il nostro sistema immunitario e impediscono ai virus di contagiarci.
Ad esempio, è estremamente importante curare la nostra alimentazione, introducendo cibi di stagione e privilegiando frutta e verdura.
Inoltre, riposare adeguatamente ci permetterà di essere al massimo delle nostre forze il giorno successivo e rinforzerà il nostro sistema immunitario.
È consigliato anche non abusare di antibiotici e, soprattutto, idratarsi adeguatamente, prendendo la buona abitudine di stabilire ad inizio giornata un numero minimo di bicchieri d’acqua da consumare quotidianamente.
Inoltre, anche praticare attività fisica e mantenersi costantemente in movimento è fondamentale per contribuire a rendere più forte e più sano il nostro organismo. È importante vincere la pigrizia, ma anche svolgere attività fisica commisurata alle proprie capacità, senza esagerare, altrimenti il nostro fisico potrebbe risentirne in negativo.
L’influenza stagionale negli anziani
L’influenza stagionale non ha lo stesso decorso per tutti. La maggior parte delle persone supera la malattia senza particolari conseguenze. Tuttavia, per le persone fragili, l’influenza può lasciare effetti collaterali non indifferenti.
Tra le persone più fragili rientrano sicuramente gli anziani. Gli anziani soffrono in particolar modo i cambi di stagione. Non solo il passaggio dall’estate alla stagione più fredda, ma anche il cambio dall’inverno alla primavera può essere insidioso e causare stanchezza e indebolimento generale che può portare, di conseguenza, a contrarre virus potenzialmente pericolosi.
In questo senso l’influenza, per gli anziani, non è una passeggiata. Se un anziano contrae l’influenza il quadro clinico può peggiorare con infezioni respiratorie di origine batterica, che si sviluppano più facilmente nella persona già indebolita da patologie pregresse.
Infatti, quando i sintomi dell’influenza si sommano ad altre patologie si possono generare effetti anche gravi a livello respiratorio e cardiovascolare.
In questi casi la terapia diventa ancora più delicata e difficile, in quanto molti dei farmaci che tipicamente vengono utilizzati per l’influenza nelle persone più giovani e in salute, potrebbero non essere idonei alla somministrazione a persone anziane che soffrono di allergie, oppure più semplicemente non sono indicati in presenza di altre patologie e disturbi specifici.
Pertanto, per i soggetti anziani è fondamentale prevenire l’influenza, adottando da un lato i tradizionali comportamenti di protezione, come il lavaggio frequente delle mani, l’utilizzo della mascherina e l’evitare luoghi particolarmente affollati, e dall’altro ricevendo il vaccino contro l’influenza.
Infatti, quello che aiuta significativamente gli anziani a non contrarre l’influenza è il vaccino, il quale dovrebbe essere ripetuto annualmente all’inizio della stagione autunnale.
Il vaccino garantisce la giusta protezione per tutto il periodo nel quale solitamente l’influenza tende a diffondersi con grande rapidità. È fortemente raccomandato dal Ministero della Salute e viene offerto gratuitamente alla fascia d’età che va dai 60 ai 64 anni.
In Italia sono disponibili i vaccini antinfluenzali autorizzati dall’Agenzia Europea del Farmaco e dall’Agenzia Italiana del Farmaco. Principalmente si tratta di vaccini che contengono 2 virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e 2 virus di tipo B.