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Senolitici: alla scoperta degli integratori che proteggono contro l’invecchiamento

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Farmaci senolitici, quali sono e come agiscono?

Nonostante l’invecchiamento possa apparire come un ostacolo insormontabile a cui prima o poi tutti siamo destinati, negli ultimi anni il progresso della medicina ha permesso la scoperta di alcuni principi attivi che possono rallentare la degenerazione cellulare.

La senescenza è la conseguenza di un meccanismo di segnalazione attivato nelle cellule stressate per prevenire la proliferazione delle cellule danneggiate.

Le SC si accumulano con l’invecchiamento e nei siti causali di molteplici disturbi cronici, comprese le malattie strettamente correlate con la maggior parte della morbilità e della mortalità.

Durante il processo di invecchiamento, le cellule senescenti (SC) tendono ad accumularsi nei tessuti, causando una perdita della capacità di riparazione tissutale a causa dell’arresto del ciclo cellulare.

Le SC più dannose sono resistenti all’apoptosi e hanno un’aumentata regolazione delle vie anti-apoptotiche che difendono le stesse, consentendo loro di sopravvivere, nonostante uccidano le cellule vicine.

Si tratta quindi del tipico processo che porta ad un invecchiamento del corpo umano ed è proprio a questo punto che entrano in gioco integratori e farmaci senolitici.

I senolitici sono una classe di farmaci che distruggono in maniera mirata proprio le cellule senescenti (SC).

Poiché le SC impiegano settimane per riaccumularsi, i senolitici possono essere somministrati a intermittenza, un approccio mordi e fuggi.

Negli studi svolti fino ad ora è emersa l’importanza dei senolitici nel ritardare, prevenire o alleviare la fragilità, i tumori e i disturbi cardiovascolari, neuropsichiatrici, epatici, renali, muscoloscheletrici, polmonari, oculari, ematologici, metabolici e cutanei, nonché le complicanze del trapianto di organi, delle radiazioni e del trattamento del cancro.

I potenziali usi dei senolitici sono enormi e possono potenzialmente alleviare oltre 40 condizioni negli studi preclinici, aprendo una nuova strada per il trattamento delle disfunzioni e delle malattie legate all’età.

Già dai primissimi studi su questa classe di farmaci suggeriscono la loro importanza nella diminuzione delle cellule senescenti, nella riduzione dell’infiammazione e nell’alleviare la fragilità tipica della vecchiaia.

I dati preclinici indicano che i senolitici alleviano la malattia in numerosi organi, migliorano la funzione fisica e la resilienza e sopprimono tutte le cause di mortalità, anche se somministrati agli anziani. Sono in corso ulteriori studi per approfondire la correlazione benefica tra senolitici e malattie come il diabete, la fibrosi polmonare idiopatica, il morbo di Alzheimer, il COVID-19, l’osteoartrite, l’osteoporosi, le malattie degli occhi e il trapianto di midollo osseo e i sopravvissuti al cancro infantile.

Dal 2015, diversi senolitici sono passati dalla prima identificazione alla sperimentazione clinica.

L’evidenza genetica ha dimostrato che l’eliminazione delle SC può ritardare l’invecchiamento e prolungare la durata della salute.

I farmaci più utilizzati in questo ambito sono ancora pochi. Ricordiamo, tra i senolitici, la combinazione Dasatinib e Quercetina, in grado di agire selettivamente contro le cellule senescenti.

Integratori senolitici naturali, quali sono?

Un valido alleato contro l’invecchiamento del corpo umano viene proprio dalla natura. Ci sono infatti, principi attivi estratti da vegetali che possiedono riconosciute proprietà senolitiche, aiutando a proteggere il nostro corpo dai problemi dell’invecchiamento.

Sebbene la loro efficacia sia sicuramente inferiore a quella dei farmaci, la costante assunzione di senolitici naturali può certamente aiutare a mantenere il corpo giovane e a prevenire possibili malattie legate alla vecchiaia.

Secondo lo studio di Malavolta M, Bracci M, dal titolo “Inducers of senescence, toxic compounds, and senolytics: the multiple faces of nrf2-activating phytochemicals in cancer adjuvant therapy” tra le sostanze naturali con maggiori effetti senolitici c’è la curcumina, prezioso alleato contro l’invecchiamento e nella prevenzione di alcuni tumori.

In aggiunta, ricordiamo il resveratrolo, la già citata quercetina e la genisteina.

La quercetina è infatti un potente anti-infiammatorio e negli studi di laboratorio questa sostanza si è rivelata particolarmente utile nella rimozione delle cellule senescenti. Viene commercializzata come integratore alimentare, principalmente come aglicone di quercetina libero, e spesso in dosi giornaliere fino a 1000 mg, che superano i normali livelli di assunzione alimentare.

Il resveratrolo è possibile trovarlo naturalmente nell’uva e di conseguenza nel vino. Questo composto possiede molte proprietà tra cui la protezione dallo stress ossidativo, dall’infiammazione, dalla neurodegenerazione, da diversi tipi di cancro oltre a possedere spiccate proprietà per combattere l’invecchiamento.

La genisteina, allo stesso modo, possiede un’ampia gamma di proprietà farmacologiche: induce l’apoptosi di cellule senescenti e l’inibizione della proliferazione cellulare.

La genisteina è tradizionalmente utilizzata nella medicina cinese e ayurvedica ed è associata a un minor rischio di cancro al seno, alla prostata e ai polmoni.

Queste sostanze naturali, con i relativi integratori, possiedono tutte queste proprietà benefiche e, prevenendo una serie di malattie legate all’età, permettono di ridurre tutte le problematiche tipiche dell’invecchiamento.